Lavoro al computer: cosa dice il mondo della sicurezza?

Lavoro al computer: cosa dice il mondo della sicurezza?

Sono sempre di più le attività che si svolgono dinanzi ad un computer che, in seguito alla digitalizzazione dei servizi e allo sviluppo della tecnologia, è diventato un elemento imprescindibile per tantissime aziende.

Tra i lavori più diffusi ci sono quelli al videoterminale, o VDT, che determinano particolari rischi per la salute dei lavoratori e che sono regolamentati dal D. lgs. 81/08 e dall’Inail. Analizziamo meglio di cosa si tratta insieme agli esperti di sicurezza sul lavoro a Udine di SINE Sicurezza.

Cosa si intende per lavoro al videoterminale?

Il lavoro al videoterminale racchiude tutte quelle attività lavorative che prevedono l’uso di attrezzature dotate di videoterminale. Il D.lgs 81/08 all’articolo 173 definisce alla perfezione il lavoro al videoterminale con queste tre domande e relative risposte:

  • Cos’è un videoterminale? Uno schermo alfanumerico o grafico;
  • Cosa si intende per posto di lavoro al VDT? Un luogo che comprende tutte le attrezzature munite di videoterminale, tastiera, mouse, software per l’interfaccia, accessori opzionali, apparecchiature connesse (telefono, modem, stampante, sedia, piano di lavoro ecc.) e l’ambiente circostante;
  • Chi sono i lavoratori addetti al videoterminale? Coloro che usano le attrezzature dotate di videoterminali, in modo sistematico o abituale, per almeno 20 ore settimanali.

Quali sono i rischi per chi lavora al videoterminale?

I primi rischi sono per gli occhi e per la vista, quindi è necessario che l’ambiente circostante garantisca un’eccellente luminosità. Altri rischi sono derivanti da posture sbagliate e dalle condizioni ergonomiche che possono incidere negativamente sulla schiena e sugli arti.

Stare per diverse ore al computer nell’arco di una giornata determina inoltre un notevole affaticamento fisico e mentale. Infine sono da considerare i rischi derivanti dalle condizioni di igiene che dipendono dall’ambiente circostante.

Cosa dice la normativa? Gli obblighi per il datore di lavoro

Il lavoro al videoterminale è regolamentato dal D. lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Titolo VII “Attrezzature munite di videoterminali”, che nello specifico indica:

  • le disposizioni generali;
  • gli obblighi dei datori di lavoro, dirigenti e preposti;
  • sanzioni.

Da sottolineare che anche l’Inail ha introdotto delle linee guida per utilizzare in modo corretto i videoterminali a beneficio della salute dei lavoratori.

I datori di lavoro, secondo l’articolo 174 del D. lgs. 81/08, hanno l’obbligo di analizzare le postazioni di lavoro e di individuare i potenziali rischi tra quelli precedentemente indicati.

Una volta identificate le criticità, devono intervenire per risolverle in modo effettivo e minimizzare fino ad eliminare i rischi evidenziati. Infine devono organizzare e predisporre i posti di lavoro secondo i requisiti minimi indicati nell’allegato XXXIV.

Le regole da seguire per una corretta postazione di lavoro videoterminale

Di seguito ecco una piccola guida che può essere molto utile per le persone che svolgono questo lavoro.

Il sedile deve essere regolato ad un’altezza tale da mantenere le gambe a 90° e i piedi ben appoggiati a terra, mentre lo schienale deve sostenere adeguatamente l’intera zona lombare.

La tastiera deve essere posizionata in modo tale da lasciare uno spazio di almeno 15 cm per poggiare gli avambracci durante la digitazione.

Tra il videoterminale e gli occhi deve essere mantenuta una distanza di almeno 50-70 cm per tutelare la vista. A tal proposito è necessario regolare il monitor in modo che sia leggermente più basso rispetto all’altezza degli occhi. Anche la luminosità, il colore e il contrasto dello schermo vanno regolati per non appesantire troppo gli occhi.

Le tende vanno regolate affinché lascino passare quanta più luce naturale possibile, che è sicuramente preferibile alla luce artificiale. Per questo motivo lo schermo va posto a 90° rispetto alle finestre.

Come funzionano invece le pause? La normativa prevede una pausa di 15 minuti, considerata parte integrante dell’orario, dopo ogni 2 ore di applicazione continua al terminale che non prevedono i tempi di attesa per l’accensione e lo spegnimento del pc.