Bucci-Crivello: analisi delle attività online dei due candidati sindaco per Genova

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Tra pochi giorni si terrà il ballottaggio per l’elezione del sindaco di Genova, che vede come protagonisti Marco Bucci e Gianni Crivello.

Partendo dal background culturale e professionale del candidato del centro destra Bucci, si poteva ragionevolmente pensare che potesse avere facilmente la meglio rispetto al suo competitor per questa tornata di elezioni amministrative.

Vedremo che non è così, o meglio non c’è stata finora una predominanza di Marco Bucci nelle attività e nella promozione sul web della sua candidatura.

L’analisi delle attività online dal 12 al 19 giugno

Utilizzando un prodotto commerciale, sono stati estratti i dati di presenza sul web dei due candidati, secondo quanto risulta dallo strumento nel periodo che va dal 12 al 19 giugno 2017.

È importante considerare che i dati vanno presi come macro indicazioni, in quanto lo strumento potrebbe dare indicazioni leggermente sotto o sovra stimate.

Le attività online dei candidati sindaco di Genova 2017

Le attività online di Marco Bucci e di Gianni Crivello, sono state analizzate prendendo in considerazione quattro parametri fondamentali:

  1. Le mentions: rappresentano le citazioni, ovvero quante volte il nome dei due candidati è apparso sul web (su social, blog, quotidiani di news online, ecc)
  2. Il sentiment: ovvero il “senso emozionale” utilizzato dagli utenti online nel parlare di uno o dell’altro candidato
  3. L’engagement: la capacità di coinvolgere utenti nella discussione, ad esempio attraverso commenti, apprezzamenti, condivisioni di una determinata notizia o di un determinato stato pubblicato sui social media
  4. La portata: ovvero il numero di persone raggiunte da un determinato contenuto

Come mostra l’immagine sotto, Marco Bucci ha vinto ma non stravinto.

Sembra che la sua presenza online sia stata finora più incisiva, in quanto tutti i quattro parametri (mentions, sentiment, engagement e portata) sono a suo favore.

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L’andamento delle attività online

Le statistiche di genere

Stando a quanto riportato dallo strumento, si evidenzia per Gianni Crivello una maggior quantità di pubblico femminile rispetto a Marco Bucci.

Dal punto di vista della comunicazione online è importante prendere in considerazione questi dati, perché danno una buona indicazione sul proprio target di riferimento.

A partire da queste indicazioni, è possibile applicare azioni migliorative alla propria strategia sui social e verificare se quanto emerso corrisponde a quanto desiderato.

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Le statistiche di genere

Gli hashtag più utilizzati

Marco Bucci, ha scelto per la sua campagna su Facebook i seguenti hashtag:

  • #Buccisindaco
  • #Genovameravigliosa
  • #25giugno

La pagina ufficiale su Facebook di Gianni Crivello invece ha utilizzato:

  • #crivellosindaco
  • #genovapernoi

Da una analisi dei profili Twitter e Facebook, risulta però che gli hashtag sono stati spesso cambiati sulla base del contenuto, senza dare continuità a una specifica etichetta che potesse essere ben distinguibile dalle altre.

Il risultato è visibile dalla nuvola sotto riportata, che indica come – nella realtà dei fatti – siano state ben altre le parole chiave più utilizzate nella loro comunicazione sul canale web.

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Gli hashtag più utilizzati

I media che hanno parlato di loro

Dal grafico sotto, si evidenzia come i due candidati sindaco di Genova abbiano scelto modalità e canali diversi per la loro comunicazione sul web.

Vediamo ora le principali differenze tra i due candidati:

  • Gianni Crivello risulta più presente sui siti di notizie online, staccando di circa il 7% il suo concorrente
  • Marco Bucci recupera la distanza, vincendo nettamente su Twitter, con il 7% di margine su Gianni Crivello
  • La differenze tra i due candidati, sui canali Quotidiani online e Blog è minima. La somma delle due tipologie risulta infatti essere del 35,8% per Bucci e del 35,6% per Crivello.
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Quali media hanno parlato dei candidati

Conclusioni

C’è meno di una settimana di tempo prima del verdetto finale delle urne, e sicuramente per un elettorato poco digitale come quello genovese, la presenza online non costituirà un particolare vantaggio per il responso finale.

Non dobbiamo però sottostimare questa possibilità, soprattutto per quanto riguarda i millennial e le fasce più giovani della popolazione, che sono invece costantemente attive online e sui social media.

Non bisogna dimenticare che l’importanza di internet nella politica è cresciuta in modo esponenziale negli ultimi anni.

Infatti il primo utilizzo dell’e-mail per comunicare con gli elettori risale al 1992 (questo canale fu utilizzato da Clinton ben venticinque anni fa!), e per le elezioni presidenziali del 2008 negli Stati Uniti, per la prima volta la rete ha superato i giornali come fonte di informazioni.

Per fare un esempio più vicino ai giorni nostri è sufficiente verificare quanto la rete sia stata influente (ed utilizzata dalle strategie di comunicazione) per l’elezione di Donald Trump.

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